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- ContenutiIs there an English translation of the Italian defamatory epithet "Raccoglione" (one who always picks and collects things with no discernment)?
I was one and perhaps I'll be forever a "Raccoglione".
My tendency to look constantly at the ground
during my walks was exacerbated during my university studies as a geologist, and that is how I began to find (and collect) stone artifacts.
Keeping archaeological evidence in private ownership is prohibited by the Law. My most relevant findings included more than 300 flint / jasper "microliths"
(simple chips, some retouched, including a few small tools) collected in the Appennine of Bologna.
I contacted an inspector of the superintendence in charge, and voluntarily turned in everything that I found.
Besides that, in 1982 I presented a very short communication at the national congress of pehistory and protohistory.
Currently, my (very minor) discoveries are preserved at the Museo della Preistoria "Luigi Donini", and a few specimens are on display in one of the showcases.
From time to time, I visit the collection site and one more small fragment emerges: a photo shows the few pieces that I found in the last 30 years.
Most of the material illustrated below consists of obsidian tools collected in Sardinia. Until recently, the collection of obsidian fragments,
including tools or discarded chips, was tolerated. Since 2016, heavy fines are applied for any fragment collected without
a written permit. All the pieces shown here were collected between the 1980's and the early 2000's, without violating any law.
The beautiful stone tools from Apulia are a gift that I received in 1990 by a friend.
When needed, I updated an official communication to the superintendence, including an updated list of all the Italian materials
(including fossils) in my ownership, and got a receipt - I may receive an inspection or be asked to give in all the material here illustrated anytime.
However, considering the null scientific interest, it's improbable that it will be confiscated.
During a package holiday in Egypt, I was allowed to collect a few samples at Dahshur, along the plain
that leads to the pyramids, that is literally covered by thousands of stone artefacts. The customs posed no problem (in Italy, you do not need
any authorization to own and keep legally obtained, common archaeological artefacts from abroad). A picture shows the three impressive pieces that I kept.
Similarly, I was allowed to collect and keep a jasper tool I collected near Santo Tomas, in the Neuquen Province (Argentina).
Sono da sempre, e probabilmente rimarrò per sempre, un "raccoglione".
La mia tendenza a guardare
sempre il terreno durante le mie camminate è stata esacerbata durante i miei studi universitari da geologo, e così ho iniziato a trovare (e raccogliere) reperti litici.
Tenere reperti archeologici in possesso di un privato è proibito dalla Legge. I miei ritrovamenti più significativi sono consisititi in oltre 300
"microliti" di selce / diaspro (semplici schegge, alcune ritoccate, compresi alcuni piccoli arnesi) raccolti nell'Appennino Bolognese.
Ho contattato un ispettore della Soprintendenza e volontariamente ho consegnato tutto ciò che avevo trovato.
Inoltre, nel 1982 ho presentato una brevissima comunicazione al congresso nazionale di preistoria e protostoria.
Ad oggi, queste mie (davvero poco significative) scoperte sono conservate al Museo della Preistoria "Luigi Donini", e alcuni pezzi sono esibiti in una delle vetrine.
Di quando in quando, visito il luogo di raccolta e emerge un altro frammento: una foto mostra i pochi pezzi che ho trovato negli ultimi trent'anni.
La maggior parte del materiale illustrato sotto consiste di reperti di ossidiana raccolti in Sardegna.
Fino a poco tempo fa, la raccolta di frammenti di ossidiana, compresi arnesi e materiale di scarto, era tollerata.
Dal 2016, si applicano pesanti sanzioni per ogni frammento raccolto senza un'autorizzazione scritta.
Tutti i pezzi qui illustrati sono stati raccolti tra gli Anni Ottanta e i primi Anni Duemila, senza violare alcuna Legge.
I bellissimi arnesi in pietra dalla Puglia sono un dono che ho ricevuto nel 1990 da un amico.
Quando ce n'è stato bisogno, ho aggiornato una comunicazione ufficiale alla Soprintendenza, accludendo
una lista aggiornata di tutto il materiale italiano (fossili inclusi) in mio possesso, e ho ottenuto
una ricevuta - potrei ricevere in qualsiasi momento un'ispezione o la richiesta di consegnare tutto il materiale qui illustrato.
Tuttavia, considerando l'interesse scientifico nullo, è improbabile che mi sarà confiscato.
Durante un viaggio organizzato in Egitto, mi è stato concesso di raccogliere qualche campione a Dahshur, lungo la pianura che porta alle piramidi,
che è letteralmente coperta da migliaia di manufatti di pietra. La dogana non ha fatto storie (in Italia, non c'è
bisogno di autorizzazioni per possedere oggetti archeologici comuni di origine estera, ottenuti legalmente).
Una foto mostra i tre importanti pezzi che ho conservato.
Allo stesso modo, ho potuto conservare un arnese in diaspro che ho raccolto vicino a Santo Tomas, nella provincia del Neuquen (Argentina).
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