Credits: Biciclista - Singlespeed Italy

Una élite inclusiva: la famiglia Rockville (English text more under)

Questo è un commento all'antica, come sono io e come è la mia bici. Per una visione più al passo coi tempi, vi segnalo ad esempio questo post dell'Uomo col Martello.
Quanto a me, non sapevo cosa aspettarmi dalla Rockville 2015, che sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del ciclocross single speed: ho scoperto solo da pochissimo la Singlespeed Cyclocross Italian Series grazie alla newsletter della Stazione delle Biciclette.
La regina della SCIS (anche se, in senso stretto, si tratta di un evento a parte) è certamente la Rockville, un evento che in pochi anni ha raggiunto fama globale, grazie anche ai cortometraggi ad essa dedicati. Proprio la Rockville mi ha dato l'occasione per fare rinascere la vecchia mountain bike di vent'anni fa, nella forma dell'Equalizer.
Allora, i dubbi sono tanti: ce la farò? Ce la farà una bicicletta di venti anni fa? Il 32/18 è il rapporto giusto? C'è un posto per me tra gli specialisti della Rockville, gente giovane, divertente, aperta, ma anche molto motivata e molto preparata tecnicamente?
Già il giorno prima, in occasione della "Crossfondo" che mi ha dato l'opportunità di esplorare la magnifica pianura tra Cremona e Mantova nel Parco Oglio Sud, quasi tutte queste domande avevano avuto risposta positiva, e la cortese allegria di Spiedo (organizzatore della Rockville e titolare di Biciclista) e dei senatori della Rockville mi aveva scaldato il cuore (a scaldarmi lo stomaco ci ha pensato l'eccellente zuppa dell'agriturismo "Il Campagnino"). Ma, dopo tre ore di uscita, l'ultima piuttosto tirata (e lì un 15 sarebbe stato molto meglio di un 18...), la prova del percorso fatta già stanco mi aveva abbastanza scoraggiato.
Così, il mattino dopo, al momento di allinearci nel prato per la partenza, ero piuttosto pessimista, e credevo che avrei camminato più che pedalare, anche per la doverosa necessità di dare strada a chi corre davvero (sono stato doppiato tre / quattro volte dai migliori!).
Le foto qui sotto rispondono da sole: la Rockville si può fare, basta crederci. Tutti ti aiutano, ti viene chiesta strada gentilmente e sei ringraziato quando la dai, nessuno se la prende, il pubblico aiuta, e molti volontari fotografano tutti, persino me!
Un grazie particolare a:

per avermi dato il permesso di pubblicare le loro belle foto. Per la cronaca, nell'ora abbondante di gara sono riuscito a fare sei giri di percorso. L'anno prossimo ho già il mio obiettivo: farne uno di più (anche se il percorso potrebbe non essere lo stesso). Grazie a tutti, organizzatori e compagni di avventura, e arrivederci alla Rockville 9, il giorno dell'Epifania 2016.

Le foto possono essere ingrandite facendo click sull'anteprima

 

An inclusive élite: the Rockville family

This is post is old style, like me and my bicycle. For a more up-to-date vision, I take to your attention e.g. this post by L'Uomo col Martello.
As for me, I did not know what to expect from Rockville 2015, that would be my first experience in the world of single speed cyclocross: I discovered only very recently the Singlespeed Cyclocross Italian Series thanks to the newsletter by Stazione delle Biciclette.
No doubt that the queen of the SCIS (even if, strictly speaking, it's a race on its own) is the Rockville, an event that in a few years has achieved global fame, thanks to short films dedicated to it. It was really the Rockville that gave me an opportunity to revive the old mountain bike from twenty years ago, in the form of the Equalizer.
Then, the doubts are many: will I make it? Will a twenty years old bicycle make it? Is 32/18 the right ratio? Is there a place for me among the specialists of Rockville, young, funny, open people, but also very motivated and very competent on the technical side?
The day before, the "Crossfondo" which gave me the opportunity to explore the magnificent plain between Cremona and Mantua in the Parco Oglio Sud, gave a positive response to almost all of these questions, and the nice cheerfulness by Spiedo (Rockville organizer and owner of Biciclista) and by the Rockville senators warmed my heart (to warm my stomach it sufficed the excellent soup of the agriturismo "Il Campagnino"). But, after three hours of cycling, the last one quite exacting (there, a 15 tooth sprocket would have been much better than an 18...), a test lap made while already tired left me quite discouraged.
Thus, the following morning, when lining up in the meadow for the start I was rather pessimistic, and I thought that I would walk rather than ride, even for the obvious need to give way to those who really raced (I was dubbed three / four times by the best ones!).
The photos below speak for themselves: you can do the Rockville, if you just believe it. Everybody helps you, you are kindly asked to give way and thanked when you do, no one gets angry, the audience helps, and many volunteers photograph everybody, even me! Special thanks to:

for giving me permission to publish their beautiful photos. For the record, in the abundant hour of racing I managed to do six laps. Next year I have my goal: to make one more lap (though the course may not be the same). Thank you all, organizers and fellow adventurers, and see you at the Rockville 9, on the Epiphany Day 2016.

Any picture can be enlarged by clicking on its preview.

 

Prima della partenza, con un sorriso tirato, il mio caschetto "alla Shining" proto a avvisare quelli che mi vedranno nello specchio retrovisore... :-)


Credits: Giuseppe Storti

Before the start, with a tight smile, my "Shining-style" helmet ready to warn those who'll see me in the rearview mirror... :-)

...chiedendomi cosa sta per succedere. Sfortunatamente, nessuno riesce a capire la scritta etrusca "Ei mini capi" ("Non prendermi") dietro al casco! Infatti, quasi tutti mi doppieranno almeno una volta. Ma, nel farlo, forse noteranno il richiamo alla coprofagia, e così proseguirà la mia missione di "Coprofago Credente Non Praticante", iniziata alla Cronanguilla 2014.


Credits: Giuseppe Storti

...asking myself what's going to happen. Unfortunately, nobody can understand the Etrusk writing "Ei mini capi" ("Don't take / Don't catch me") behind the helmet! In fact, almost everybody will lap me at least once. But, on doing this, maybe they'll notice the reference to coprophagia, and thus my mission of "Not Practicing Coprophagous Believer", started at the Cronanguilla 2014, will continue.

Muovendoci verso l'allineamento di partenza nel prato, attraversiamo la zona ombreeggiata esposta a nord vicino all'arrivo, dove la neve ha persistito a dispetto delle giornate di sole.


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

Moving towards the starting line-up in the meadow, we cross the north-facing shadow zone near the arrival, where the snow persisted despite the sunny days.

L'allineamento: una visione di calma, concentrazione, ordine e potenza che avrebbe spaventato persino le legioni Spartane! Viene annunciata una partenza "reverse Braveheart". Anche se non capisco esattamente cosa significhi, mi sembra un'ottima idea!


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

The line-up: a vision of calm, concentration, order and power that would have scared even the Spartan legions! A "reverse Braveheart" start is announced. Even though I don't understand exactly what it means, it looks like a great idea!

Immediatamente dopo una fulminea corsa di ispezione in discesa da parte di un Bersagliere su una bicicletta militare del 1912, al grido di "Al mio segnale, scatenate l'inferno!" Spiedo dà il segnale di partenza.


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

Immediately after a lightning quick inspection run downhill by a Bersagliere on a 1912 military bicycle, yelling "On my signal, unleash hell!", Spiedo gives the starting signal.

Dopo solamente pochi secondi, incontro i miei primi problemi di scarsa potenza. Ridiamoci sopra! Fortunatamente, non è una cronoscalata.


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

Just a few seconds later, I encounter my first low-power problems. Let's laugh it off! Fortunately, this is not an uphill time trial.

Dopo un tranquillo e poco affollato paio di giri, i corridori seri iniziano a doppiarmi. Il bisogno di dar strada mi fa rallentare ancora di più e aumenta le mie esitazioni. Infatti, stavo giusto iniziando a capire come guidare una bici da ciclocross quando la Rockville è finita! ciò detto, non posso affermare che avrei avuto abbastanza energie per continuare! :-)


Credits: Giuseppe Storti

After an uneventful and uncrowded couple of laps, during the third lap, the serious racers begin to overtake me. The need to give way makes me even slower and increases my hesitations. In fact I was just beginning to understand how to drive a cyclocross bike when the Rockville ended! This stated, I don't want to say that I would have had enough energy to continue! :-)

Di nuovo avanti tutta! Che per me significa "piano".


Credits: Giuseppe Storti

Again full stream ahead! That for me means "slowly".

Solo pochi partecipanti erano più vecchi di me.


Credits: Giuseppe Storti

Just a few participants were older than me.

Inutile dire che erano *tutti* più forti di me! Non sto sorpassando, vengo sorpassato...


Credits: Giuseppe Storti

Needless to say, they were *all* stronger than me! I'm not overtaking, I'm being overtaken...

Nei primi giri avevo ancora la forza di saltare oltre le assi con la bici in spalla.


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

In the first few laps I still had the energy to jump over the boards with the bike on my shoulder.

Ma devo ammetere che la rimozione delle assi negli ultimi due giri è stata davvero apprezzata!


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

But I must admit that the removal of the boards in the last two laps was truly appreciated!

Questa è stata la prima volta in assoluto in cui ho visto una fat bike. Sono rimasto affascinato daglim pneumatici da 4.6" e dall'effetto di galleggiamento senza perdita di trazione che sembravano fornire. Le regole della Rockville ammettono una altezza massima dello pneumatico di 1.35", ma alla fine qualsiasi bicicletta è ammessa sul percorso. Una bicicletta così nuova e specializzata è all'estremo opposto della mia vecchia MTB riciclata, e questa è una delle bellezze della Rockville: diversità, apertura, inclusività, internazionalità (personalmente, ho incontrato gente di almeno cinque paesi differenti). Ho imparato in un giorno ciò che la tecnologia ha creato negli ultimi dieci anni.


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

This was the first time ever I saw a fat bike. I was fascinated by the 4.6" tires and by the floating effect without loss of grip that they seemed to provide. Rockville rules allow a maximum tire height of 1.35", but after all any bike is admitted on the course. Such a new, special bike is the polar opposite of my recycled vintage MTB, and this is one of the beauties of the Rockville: diversity, openness, inclusiveness, internationality (personally, I met people from at least five different countries). I learnt in a day what technology created in the last ten years.

Va bene, "la discrezione è la miglior parte del valore", ma comunque è stato troppo prudente da parte mia non affrontare in sella un guado, tutto sommato, fattibile. Sfortunatamente, il giorno prima, ho visto cadere il primo che ci ha provato. Ma posso dirvi che la grande maggioranza dei partecipanti lo attraversava pedalando a tutta birra.


Credits: Patrizia Arwen Targhetti

OK, "discretion is the better part of valor", but anyway it was too prudent on my part not riding through a ford, all things considered, quite affordable. Unfortunately, the day before, I saw falling the first who tried it. But I can say that the great majority of participants crossed it riding at full throttle.

Il grande Sam Alison, atleta dotato e veterano di molte Rockville, fondatore e direttore di Singular Cycles, affronta di slancio il "muro".


Credits: SCIS - The Singlespeed Ciclocross Italian Series

The great Sam Alison, a gifted athlete and a veteran of many Rockvilles, founder and director of Singular Cycles, shoots past the "wall".

Quanto a me, la prendo molto più comoda: bici in spalla, su camminando, e giù al piccolo trotto.


Credits: Du Rue

As for me, I take it much easier: bike on my shoulders, uphill in steps, and jogging along downhill.