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ORDINE DI BATTAGLIA AL 1 Settembre 1971

 

Kabango

 

·        Kriegswehrmachte Kabanshi - KK

La KK era stata costituita con il decreto del 4 Aprile 1967 da Rosseau Kimawa, ed era, in confronto all’esercito oppostole, un prodigio di standardizzazione. Contava infatti sui seguenti mezzi, ripartiti in cinque gruppi indipendenti:

o       10 carri M1 SuperSherman , acquistati da Israele nei primi anni Sessanta – si tratta di ex-M4A1 facenti parte dell’originale lotto di 250 venduti nel 1954/55 dalla Francia a Israele, e impiegati nella guerra Arabo-Israeliana del 1956.

o       20 Half-Track M3A1 statunitensi, acquistati in Libano nello stesso periodo.

o       20 Universal Carrier Mk.II (“Bren Gun Carriers”) Tanzaniani donati da Mwalimu Julius K. Nyerere al principe Nkele

o       numerosi camion di varia specifica

o       5 lanciarazzi multipli VM-8 (da 82mm) e VM-13 (da 132mm) Katyusha

o       10 cannoni/obici 1857 Gun Howitzer (Napoleon) da 12,3 libbre, già in servizio presso i Confederati nel coso della Guerra Civile americana, poi passati al Messico, da esso al Guatemala che li abbandonò nel “mal pais”. Trovatili, Pereira li utilizzò in una delle sue campagne in Africa, ma essi finirono negli arsenali della KK come preda bellica. In traino era composto da una quadriglia di due cavalli e due dromedari.

L’ ARMAMENTO INDIVIDUALE veniva distribuito in caso di necessità, e non era assolutamente standardizzato.

 

·        Luftwaf Kabanshi - LK

Costituitasi il giorno successivo rispetto alla KK, la LK era priva di una struttura organica, benché la standardizzazione del parco velivoli le permettesse qualcosa di simile ad una flessibilità di impiego.

o       40 PZL P.11c “Jedenatska”, donati nel 1938 dal Barone Czerny a Re Napoleon Nkele, intercorrendo tra i due ottimi rapporti (il Barone si dilettava di caccia grossa, era inserito nel consiglio degli azionisti della PZL, ed era amico d’infanzia dello sfortunato Zygmunt Pulawski, progettista del gioiello della Panstwowe Zaklady Lotnicze

o       10 Bristol Bulldog Mk.IIa, acquistati in Inghilterra nello stesso periodo

o       40 Blackburn Roc, pagati con alcune concessioni minerarie, sempre poco prima dell’entrata in guerra dell’Inghilterra

o       4 Campini-Caproni CC-2: si tratta dell’originale prototipo scomparso dal museo di Vigna di Valle nel 1959, riassemblato a Dom’Kana da Paco Mendonça, poi abbandonato poco dopo l’indipendenza di Dom’Kana e trafugato dai commandos di Kabango, che ne completarono la ricostruzione nel 1969, non senza difficoltà,  per poi usarlo come modello per la costruzione di tre copie.

o       6 Autogiro La Cierva C30A , dono della Spagna a re Napoleon Nkele in occasione della sua visita del 1965 a Madrid al Museo dell’Autogiro “Juan de La Cierva y Codorniu”. pare che Re Napoleon Nkele fosse a Croydon nella fatidica giornata del 1936 in cui il geniale pioniere del volo verticale si schiantò al decollo di un normale volo di linea per Amsterdam.

·        Marinë Kabanshi - MK

Sin dai tempi di Re Napoleon, si era avvertita a Kabango la necessità di presidiare il Lago Kuga. Fu lo stesso monarca che, nel 1963, fondò la marina che, prima di allora, esisteva senza alcuna organizzazione.
Notevole la presenza, sulla costa occidentale dell'isola di Bolobolo, di “De Boet”, ovvero l’incrociatore tedesco “Pfeil”, classe Dresden 1908, abbandonato dall’eccentrico Ammiraglio Von Reisen: agendo di sua iniziativa, nel 1920 aveva tentato di attaccare la Zambonia via Oceano Indiano / Noord Gomowa / Zuid Gomowa, per risolvere una vertenza territoriale, a suo dire, intercorrente tra le colonie ex imperiali, ma ancor prima per sottrarsi al braccaggio di cui lo facevano oggetto le marine alleate, avendo egli rifiutato di arrendersi dopo la fine delle ostilità del 1918.
Essendosi la sua nave arenata sulle secche di Bolobolo, Ammiraglio ed equipaggio avevano trovato rifugio nel villaggio di Nok, inizialmente idolatrati dai pochi abitanti, poi passati in qualità di staff militare agli ordini di re Napoleon prima, di Leroy Ngumo dopo il golpe del ’68, visto l’evidente compiacimento del Gran Cordone nonché generalissimo per l’apporto tecnologico che gli anziani uomini della Pfeil potevano offrire alla Marinë Kabanshi. All’atto del golpe, caldeggiato da Von Reisen, tutti i sopravvissuti della Pfeil conseguirono il grado di Contrammiraglio ed ebbero assegnato in comando un qualche natante della pittoresca marina, in gran parte raffazzonata da Ngumo attraverso visite a musei ed angiporti.

o       "Spirit Kabanshi", vascello da battaglia classe Vasa 1626, gemello della nave affondata il 10 Agosto 1628 a Stoccolma, poi recuperata dopo 333 anni e trasformata in museo. Armato di 64 cannoni (di cui 48 da ventiquattro libbre), il vascello, impegnato in una missione esplorativa a tutela degli interessi svedesi nell’indopacifico, naufragò al largo della costa sudanese nel 1710, e venne rimorchiato dai mercanti di schiavi musulmani fin nel lago Kuga, per venirvi poi abbandonato dopo che la siccità aveva reso impraticabile la ridiscesa del Sud Gomowa.

o       "Le Dictateur", piroscafo a vapore classe SS Savannah 1819 – le modeste dimensioni del lago Kuga si conciliavano con la scarsa capienza delle stive carbone della nave

o       300 salvagente, armati con petardo fumogeno "Le Dictateur"

o       18 scialuppe a remi

o       2 praho malesi con falconetto da 3 libbre

o       L’incrociatore “Pfeil”, classe Dresden 1908, armato di 10 cannoni a fuoco rapido da 4,1 pollici in torrette singole, e di due tubi lanciasiluri.

o       2 acquascooter Bombardier Sea-Doo 1968 model 320, a disposizione del neocostituito corpo dei marines

o       2 canotti gonfiabili individuali della classe “Galbaleone”

o       10 fra piroghe e zattere

o       una gondola acquistata a Mestre da L. Ngumo, successivamente dotata di gruppo elettrogeno e di lanciagranate M-79 "Blooper"

o       5 motoscafi Glastron Sportsman V-191 1965, con motore Mercury da 1,5 HP