Radetzky

 
 



 

Il tema

I todeschi per Ravenna
la se met a fer i bull.
Con i baffi di Radeschi
ci vogliam tappare il cul.

 

Vincoli

Quartine di ottonari con protagoniste le sbruffonate dei tedeschi in luoghi, tendenzialmente emiliano-romagnoli, diversi da Ravenna.
 

La diatriba esegetica

L'ambiguità di quel "ci" (usato popolarescamente) apre alla critica diversi fronti di interpretazione:

Sara Monaco

Beh, sul Radetzky è ovvio che fuori di contesto il "ci" vuol dire 4 cose, ma in questo contesto si riferisce chiaramente a loro, ai Tedeschi, anche perché sarebbe inutile specificare che sono arrivati loro e stoppiamo il culo al solo Radetzky.
Insomma, sarebbe strano dire: sono arrivati i Tedeschi, noi vogliamo mettere i baffi di Radetzki nel suo proprio ano (e ai Tedeschi invece che cosa facciamo? Niente?)

Cesare Brizio

Sostengo invece che l'unico paio di baffi di Radetzky può stoppare uno e un solo deretano.
Ciò ammette come unica interpretazione il "ci = gli".
E contesto sia il fatto che l'intero onor del naso di Johann Josef Wenzel Anton Franz Karl, Graf Radetzky von Radetz possa essere via via intruso ed estratto, in serie, da tanti ani (ciò, sia per la complessità dell'operazione, sia per lo stato pietoso in cui si ridurrebbe il reperto dopo anche solo pochi cicli in / out); sia il fatto che possiamo intendere con "baffo" il singolo pelo, il che aprirebbe almeno tre problemi: primo, ove ciascun pelo fosse introdotto in più retti, si riproporrebbe, amplificato, il tema del deterioramento; secondo, ove ciascun pelo fosse introdotto in uno e un solo retto, il numero di tedeschi punibili sarebbe comunque limitato al numero dei peli; terzo, l'esiguità della sanzione, dato che la pur forzata introduzione di un singolo pelo nell'ano del prigioniero non è cosa tale da causare eccessivo timore, umiliazione o danno. Chiudo sul "ci=ci (a noi che stiamo parlando)": pur essendo da sempre noto che "il ditaculo è il massimo dell'orgasmo" (cit.), e pur potendosi senz'altro considerare un'importante umiliazione vedersi radere i baffi, e veder gli stessi, a titolo di scherno, introdotti nel culo da uno o più tuoi persecutori, è troppo evidente che è l'atto stesso dell'introduzione nel culo a costituire il vulnus minacciato, e che la punizione completa deve interessare la stessa vittima, prima privata dell'onor del naso e poi sodomizzata con lo stesso.
Il "ci = a noi" suonerebbe quasi come un "ci sodomizziamo per farti dispetto!", e non si vede perché supporre una vena masochistica o una propensione all'autopenetrazione nei sanguigni patriotti romagnoli.

Le quartine

Cesare

I germanici a Bologna
gli smargiassi stanno a fà:
coi mustacchi al buon Radeschi
lo sfinter si stopperà.
 
 
A Piacenza, prepotenti,
spadroneggiano i tedeschi:
auspichiam coi baffi il culo
che qualcun chiuda a Radeschi.
 
 
Parma è preda delle beffe
dei teutonici spacconi:
che sia occluso di Radeschi
l’orifizio coi baffoni!
 
 
Ecco, a Reggio, i bavaresi
comportarsi da macacchi:
che nell’ano di Radeschi
gli s’intrudano i mustacchi!
 
 
Da fastidiosi tedeschi
è di Forlì il centro invaso:
posto in boffice a Radeschi
tosto sia l’onor del naso!
 
 
Prepotente, per Ravenna
appalesasi il germano:
al suo caporion Radeschi
posto il baffo sia nell'ano!
 
 
Pisa crucchi tracotanti
riempion: baffi all'apparato
digerente di Johann Josef
chiudan l'estremo meato!
 
 
Né i tedeschi né Radetsky
causerannoci timore!
Causeran, però, i suoi baffi
al proctologo stupore.
 
 
Cosa credon, questi crucchi?
Di pigliarci pel sedere?
E' Radetzky! Ecco, i suoi baffi
gli mettiam nello sfintere!
 
 
Crucco a Zola già passeggia:
involare quale augello
farà il baffo di Radeschi
la sua prossima scoreggia.

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