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Scheda Informativa su Santo Josefino
Bandiera: Stendardo viola con banda diagonale nera, riportante le iniziali di Santo Josefino nei due quarti. Il culto di Santo Josefino non è riconosciuto dall'agiografia cristiana. Secondo molti studiosi delle tradizioni centramericane, si tratta di un fenomeno di sincretismo relativo alla figura del Cacique Atlacatl, che nel 1525 resistette all'invasione spagnola dell'attuale Salvador. Questo santo battagliero era il patrono personale di M.C. Pereira. Giova ricordare che il famigerato Battaglione Atlacatl (creato in Salvador nel Marzo 1981 da specialisti dell'anti-sommossa provenienti dalla Scuola delle Forze Speciali dell'Esercito degli Stati Uniti) ha perpetrato alcuni dei più ripugnanti crimini contro i civili del secolo passato. Denominazione: Republica Federal do Santo Josefino (Santojosefino) Capitale: O Temerario (Aeroporto Militare) Superficie: 11250 kmq Abitanti al 25 Luglio 1971: 530 Lingue: Santojosefiniano: Creolo Ispano/portoghese Forma statuale: Formalismo di "Repubblica Federale" a nascondere un'Anarco-satrapia   Il potere a Santo Josefino   L'Inno Nazionale di Santo Josefino   Le forze militari di Santo Josefino   Carta Geografica di Santo Josefino
Santojosefino è poco più di un territorio, ed è il frutto della intraprendenza di alcuni mercenari portoghesi e spagnoli che avevano acquistato oltre diecimila chilometri quadrati di “mal pais” dal Demanio messicano, ben lieto di liberarsene. Priva di città, la “Repubblica Federale” vede gravitare i pochissimi abitanti, tutti inquadrati paramilitarmente, intorno al gigantesco aeroporto che i mercenari avevano edificato all’inizio degli anni Sessanta con i proventi dei saccheggi compiuti negli svariati teatri di operazione funestati dalla loro opera, e con l’aiuto della CIA, interessata come sempre ad un controllo sulle Grandi Antille.
In pratica, la storia Santojosefiniana coincide con quella di Manuel Chang Pereira De Cervantes, capo dei mercenari e già noto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.